Nell’Eucaristia la radice della cura dei poveri
venerdì 2 agosto 2024
Adorare Dio nel sacramento dell’Eucaristia è l’inizio di un cammino che porta lì dove l’umanità è ferita, dove la dignità degli esseri umani è negata, accanto agli ultimi e ai poveri. Fu questo l’itinerario spirituale compiuto da san Pietro Giuliano Eymard, autentico «apostolo dell’Eucaristia» vissuto nel XIX secolo. Era nato a La Mure d’Isère in diocesi di Grenoble nel 1811 ed era diventato prete nel 1834 dopo aver frequentato il Seminario diocesano. Nel 1839 entrò a Lione nella nascente congregazione dei Padri Maristi, diventando stretto collaboratore del fondatore, padre Jean-Claude Colin. Nel santuario lionese di Fourvière, poi, nel 1851 visse un’intensa esperienza spirituale di devozione all’Eucaristia. Esperienza dalla quale nacque il progetto che lo portò a fondare la Congregazione del Santissimo Sacramento nel 1856. La teologia, la spiritualità e la devozione eucaristica furono i capisaldi del suo carisma, che si accompagnava a un apostolato attivo a favore dei poveri, partendo da quelli delle periferie di Parigi, e dei sacerdoti in difficoltà. Nel 1858 nacquero le Ancelle del Santissimo Sacramento. Il fondatore morì nel 1868 ed è santo dal 1962. Altri santi. Santo Stefano I, papa (III sec); sant’Eusebio di Vercelli, vescovo (IV sec.). Letture. Romano. Ger 26,1-9; Sal 68; Mt 13,54-58. Ambrosiano. 2Cr 10,1-4.15-19; Sal 105 (106); Lc 11,46-54. Bizantino. At 6,8-7,5a.47-60; Mt 21,33-42. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI