Nel legame tra generazioni il cammino verso il futuro
venerdì 26 luglio 2024
Siamo un anello, un tratto d’unione di quel legame profondo che avvicina le generazioni, le tiene insieme e costruisce il futuro. È di questa relazione tra anziani e giovani che parla la storia dei santi Gioacchino e Anna, i nonni di Gesù, che sono per la Chiesa il volto concreto di un popolo in cammino, capace di cogliere i veri segni della speranza attorno a noi ma anche i valori da custodire. La vicenda umana di questi due testimoni è narrata nei Vangeli apocrifi, non appare nei testi canonici, ma ci ricorda che anche Gesù aveva una famiglia, segnata dalle stesse difficoltà delle altre famiglie, eppure capace di aprirsi agli altri e di lasciarsi guidare dalla luce di Dio. Secondo la tradizione, infatti, i due non avevano figli ma un angelo annunciò loro la nascita di Maria, che poi, secondo la tradizione, venne presentata al Tempio secondo le norme di allora. I due nonni santi, quindi, sono anche i testimoni della grandezza e della potenza del Vangelo: nel Risorto si riconciliano le generazioni e si realizza il vero Regno dell’amore, unica vera destinazione comune per l’intera umanità. La devozione per Gioacchino e Anna – celebrati nello stesso giorno solo al 1969 in seguito alla riforma liturgica dopo il Concilio Vaticano II – si è diffusa prima in Oriente per giungere in Occidente alla fine del primo millennio. Altri santi. Sant’Austindo, vescovo (XI sec.); san Giorgio Preca, sacerdote (1880-1962). Letture. Romano. Ger 3,14-17; Ger 31,10-13; Mt 13,18-23. Ambrosiano. 1Cr 29,20-28; Sal 131 (132); Lc 11,21-26. Bizantino. Gal 4,22-27; Lc 8,16-21. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata
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