Nebra, dalla Spagna al Nuovo Mondo Le «Cantate» per la voce degli indios
domenica 11 settembre 2011
È un progetto discografico che offre diversi spunti di lettura quello che il direttore Eduardo López Banzo ha dedicato alle Cantate sacre del compositore aragonese José de Nebra (1702-1768). Innanzitutto perché porta alla luce lo stretto rapporto che in pieno Settecento ha avvicinato dal punto di vista stilistico la scuola barocca spagnola ad alcuni musicisti di primo piano provenienti dalla nostra penisola (su tutti il grande maestro del clavicembalo Domenico Scarlatti e il celebre cantante Carlo Broschi, meglio conosciuto come Farinelli); ma in modo particolare perché mette a fuoco il forte vincolo che ha legato a doppio filo la regione iberica alla vita artistica e spirituale delle terre dell'America Latina, dove già pochi anni dopo lo sbarco di Cristoforo Colombo le cronache dell'epoca riportavano con stupore come le popolazioni indigene fossero in grado di suonare e cantare con estrema abilità durante le principali funzioni religiose.
E proprio in uno dei suoi viaggi in Guatemala, Banzo ha ritrovato negli archivi della cattedrale della capitale i brani che ha poi deciso di registrare, affidando la parte strumentale all'ensemble Al Ayre Español e le linee vocali alle notevoli doti canore e interpretative del soprano María Espada (Super Audio Cd pubblicato da Challenge Classics e distribuito da Milano Dischi). Compositore attivo anche come organista presso la Corte Reale di Madrid, Nebra aveva evidentemente raggiunto una certa fama e le sue opere potevano essere quindi considerate "da esportazione", in grado cioè di portare in dote nelle Missioni d'oltreoceano il sigillo del sodalizio che sanciva appunto l'incontro tra due culture – quelle della "vecchia" e della "nuova" Spagna – considerate comunque vicine.
In questa prospettiva, le quattro Cantate per il Santissimo incise nel disco, con la loro geometrica alternanza strutturale tra recitativi e arie, rappresentano un ponte ideale gettato verso il variopinto panorama musicale sudamericano e lo spirito di "fiesta" che anima il suo acceso clima devozionale; testimonianza diretta del passaggio che ha rivestito di nuove sonorità e brillanti colori il linguaggio, le forme, le caratteristiche melodiche e le impronte armoniche della grande tradizione colta europea.
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