Non so se il docufilm “I Nostri”, diretto da Marco Santarelli, prodotto da Ottofilmaker e distribuito da Istituto Luce Cinecittà, sarà mai disponibile integralmente (dura 75 minuti) e gratuitamente in Rete o se per vederlo occorrerà passare attraverso canali più tradizionali, come l'acquisto o la proiezione in una sala pubblica (c'è già stata qualche anteprima). So che frattanto si può godere del trailer sul sito del progetto “Viaggio intorno al mondo” ( tinyurl.com/yxomsjlv ), di cui il docufilm è uno dei due frutti (l'altro è un libro che si intitola come il sito, “Viaggio intorno al mondo”, a cura di Fabrizio Mandreoli e Giulia Cella, edizioni Zikkaron). I lettori bolognesi di “Avvenire” conoscono già molte cose di questo progetto concepito in seno alla loro Chiesa, giacché il dorso diocesano “BolognaSette” gli ha dedicato domenica 10 marzo un'intera pagina, ma non si dispiaceranno se ne metto a parte anche i lettori del resto d'Italia. Il fatto è che testo filmato (e testo scritto) promettono un racconto attuale e insieme inaudito (nel senso letterale che pochi lo fanno, almeno in pubblico): quello, scaturito da una ricerca di un gruppo di studenti universitari, «sul mondo sommerso delle comunità religiose che popolano la loro città. Una realtà spesso invisibile e composta prevalentemente da immigrati provenienti da tutto il mondo, che rappresentano uno spaccato vivo dell'Italia di oggi, molto più vicino e presente di quanto immaginiamo». Bastano i cento secondi del trailer, dove le domande dei ricercatori e le risposte dei credenti si alternano a scene di culti poverissimi di tutto, ma non di fede e di partecipazione, a intuire, tra molte altre, una cosa: qui la parola “ricerca” si è allontanata dalla tipica valenza accademica ed è diventata, come sottolinea il sito, «un'incursione straordinaria dentro a mondi vitali “altri”». Ottima strada «per conoscere meglio anche se stessi».
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