Maternità spirituale in esercizio: quattro suore incontrate in Rete
venerdì 29 settembre 2017
Don Giampaolo Centofanti è cappellano al Santuario del Divino Amore a Roma ma tiene anche un blog, Alla ricerca della vita vera, singolare e ricca «rivista di spiritualità, cultura, vita ecclesiale» ( tinyurl.com/y8lhm335 ). Qui e in parallelo su “Vatican Insider” sta pubblicando una serie di ampie riflessioni che trattano – oso un'ardua sintesi – di una pratica del discernimento molto calata nel vissuto e nel sentire dei singoli. L'intervento più recente si conclude con l'appello (ben colto dal titolo del sito vaticanista) ad attingere di più, per tale pratica, alle «ricchezze» delle suore, «talora ingessate in schemi magari rigidamente prudenziali. Se si desse, con sana ma non ingessata cautela, più spazio alle suore come madri spirituali forse, tra l'altro, si convertirebbero più donne ma anche più uomini».
Ripasso i siti, blog e social network che ho navigato nelle ultime ore e trovo quattro suore in diverso e vivo esercizio di una maternità spirituale che si fa notizia. Le prime due le ha incontrate Francesca Lozito a Belfast ( tinyurl.com/ybab4vtf ), nel convento delle Adoration Sisters, posto fisicamente e spiritualmente nel cuore di una comunità cattolica che ancora soffre delle ferite della guerra civile. Martina, ex conduttrice televisiva, ed Elaine, ex avvocata, entrambe fresche di vocazione, vi pregano e vi predicano la guarigione e la pace. Della terza non si sa il nome, ma da come scrive il cartello («Oggi siamo chiuso...») che avvisa della momentanea indisponibilità sua e delle consorelle del monastero delle agostiniane, Luigi Accattoli ( tinyurl.com/yd46ex55 ) deduce che dev'essere una novizia straniera, venuta a portare varietà nell'antica casa religiosa di Via in Selci a Roma. La quarta è suor Naike Monique Borgo, giovane e appassionata protagonista, per la sua parte, della Chiesa digitale, che sul profilo Facebook ha annunciato di aver fatto domenica, a Giavenale di Schio, la professione perpetua con le Suore Orsoline. Il post che ha scritto offre una sintesi sobria e granitica: «Per sempre».
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