Pensava di uccidere una "vita che non vale niente", quel nazista che il 26 aprile 1940 nel campo di concentramento di Sachsenhausen soffocò il religioso verbita polacco Stanislaw Kubista. Non si rendeva conto che ogni vita ha valore e che l'uomo non può decidere della dignità altrui. La testimonianza del beato Kubista ci lascia oggi questo messaggio, reso ancora più forte dal fatto che il suo martirio avvenne per mano di coloro che volevano costruire una nuova Europa, un nuovo mondo. L'Europa sognata dai nazisti non venne mai e ciò anche grazie ai martiri di quelle barbarie. Nato nel 1898, verbita dal 1926 e sacerdote dal 1927, Kubista visse il suo ministero anche come giornalista. Arrestato dopo l'invasione della Polonia fu ucciso quando ormai era agonizzante per le violenze subite.Altri santi. San Cleto, papa (I sec.); san Marcellino, papa (III sec.). Letture. At 13,26-33; Sal 2; Gv 14,1-6. Ambrosiano. At 13,44-52; Sal 41; Gv 7,25-31.
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