Eh sì, mancano due giorni a Ferragosto. A proposito: ma voi la conoscete, l'ansia gioiosa dell'arrivo dell'estate, con le file in auto verso il mare? Li avete frequentati pure voi, i piccoli e romantici caffè dei porti? E ve la ricordate, la melanconia di quando le giornate cominciano ad accorciarsi? Capita anche a voi, magari in novembre, di fermarvi per sognare la luce dell'ultima estate? Sì? Allora questa piccola-grande, tenera canzone tenetela da conto. E prendete nota dell'autore, Renzo Zenobi: in un altro Paese, la sua sensibilità poetica avrebbe certo avuto la fortuna che meritava. «…Finalmente tireranno fuori camicette estive e motociclette, porteranno fino a ottobre i sogni alla deriva… Avremo un braccialetto bianco al polso sotto l'orologio, e dopo il bagno in un tramonto tutto da incendiare un bel laghetto sulla pancia al sole da asciugare… Compreremo un bel canotto, maglioni alla marinara! Marinara, questa barca che è soffiata da ogni vento; Marinara, non fermarla questa vita che è un momento; Marinara, quante nuvole che corrono nel cielo… Poi l'estate volò via con le spirali antizanzare: finirono i concerti, arrivò il cattivo tempo, ma tu ci torni ancora in quel caffè vicino al mare …E ti sorprendi ancora, a ridere e a perderti nel vento».
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