Preghiera, penitenza, assistenza ai malati capisaldi del suo cammino da religiosa
sabato 18 gennaio 2020
Il fasto di una vita da credente sta nell'essenzialità, che apre al trascendente e conduce alla scoperta di un amore senza fine. E questo fu il “fasto” della vita di santa Margherita d'Ungheria, la principessa diventata domenicana e mistica. Era nata a Buda nel 1242, figlia di re Bela IV, che decise di affidarla al Convento domenicano di Santa Caterina, a Veszprém, come voto per la salvezza dell'Ungheria invasa dai mongoli. Poi venne edificato un convento su un'isola al centro del Danubio, che in seguito si chiamerà isola Margherita. Qui la giovane principessa abbracciò sempre di più il carisma domenicano fino a pronunciare i voti nel 1261, dopo aver rifiutato un matrimonio combinato dalla famiglia. Preghiera, penitenza, assistenza ai malati furono i capisaldi del suo cammino da religiosa, segnato anche da esperienze mistiche. Nel 1265 intervenne per pacificare il padre con il fratello, che si era ribellato al genitore. Morì nel 1270.
Altri santi. Santa Prisca, martire (III sec.); beato Fazio di Cremona, laico (XIII sec.).
Letture. 1Sam 9,1-4.10.17-19; 10,1; Sal 20; Mc 2,13-17.
Ambrosiano. Cattedra di San Pietro Apostolo. 1Pt 1,1-7; Sal 17 (18); Gal 1,15-19;2,1-2; Mt 16,13-19.
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