Sarebbe un errore pensare che siamo noi a “trovare” Dio: è lui che “si mette sui nostri passi” e ci viene incontro. A noi spetta saperne cogliere la presenza, come fece santa Margherita d'Ungheria, che si ritrovò da piccola in monastero e tra quelle mura trovò il dono più prezioso: l'amore di Dio. Nata a Buda nel 1242, fu una delle più grandi e amate mistiche medievali del suo Paese, figlia del re Bela IV, che nel 1252 la affidò alle domenicane dell'Isola delle Lepri, sul Danubio. Lì Margherita trovò la propria vocazione e nel 1261 pronunciò i voti, incamminandosi lungo un percorso fatto di preghiera, cura dei malati, esperienze mistiche. Morì il 18 gennaio 1271 a nemmeno 29 anni. La devozione di questa santa si estese, sino a renderne diffusa l'iconografia anche in Italia. Tra le voci che disse di aver udito, Giovanna d'Arco riferì che accanto a quelle di Michele Arcangelo e di Caterina da Siena c'era anche la sua.
Altri santi. Santa Prisca, martire (III sec.); beato Fazio di Cremona, laico (XIII sec.). Letture. Eb 4,1-5.11; Sal 77; Mc 2,1-12. Ambrosiano. Ct 4,7-15.16e-f; Sal 44; Ef 5,21-27; Mt 5,31-32 / Mc 16,9-16.
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