RosannaBorzillo
La scritta sulla parete recita «Per quanto difficile possa essere la vita, c'è sempre qualcosa che è possibile fare», e racconta di un luogo dove si curano le persone, ma si cerca soprattutto di offrire il calore di una casa. Le pareti colorate, le immagini delle onde, le stanze dipinte fanno da sfondo al centro Nemo che sarà operativo a Napoli da ottobre presso l'ospedale Monaldi, (frutto dell'accordo di sperimentazione gestionale pubblico-privato tra Fondazione Serena, ente gestore dei Centri clinici Nemo, la Regione Campania e l'Azienda ospedaliera specialistica dei Colli). L'obiettivo del centro per persone con patologie neuromuscolari è far vivere in modo sereno l'esperienza del ricovero e supportare le difficoltà del periodo della degenza proprio nel nome del pesciolino rosso dalla pinna atrofica, che vive con coraggio e intraprendenza, aiutando chi gli sta vicino ad aver fiducia e a credere nelle sue possibilità. 23 camere di degenza, 3 camere per day hospital, sala medica, 3 ambulatori specialistici, 2 aree relax sala per l'accoglienza,
palestra, spazio colloqui. 1.100 metri quadri, ristrutturati in tempi record, con un impegno di 2 milioni di euro supportati dal Centro Nemo e in parte da benefattori.
«Un sogno realizzato – dice Alberto Fontana, presidente del Centro clinico Nemo – e la dimostrazione che con competenza e umanità si può fare la differenza». Anche grazie all'ortoterapia: uno spazio da curare, dove incontrarsi e dedicarsi alla lettura. Per i bimbi, poi, arredi in verde e azzurro, oltre a casette colorate dove giocare. «Un reparto multidisciplinare che prende in carico il paziente e la famiglia in un percorso di cura completo – secondo Maurizio De Mauro, direttore generale dell'Azienda ospedaliera – che avrà come cardine le elevate competenze, senza mai dimenticare l'aspetto umano che rappresenta il futuro dell'assistenza ospedaliera». «Perché nessuno si senta solo, né dal punto di vista psicologico né dell'assistenza» dice il presidente della Campania Vincenzo De Luca. Il centro di eccellenza di Napoli arriva dopo Milano, Roma, Messina e Arenzano (Genova).
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