«I capolavori sepolti, una volta ritrovati, faticano a riscrivere la storia. Tuttavia, il Requiem di Bruno Maderna (1920-1973), disseppellito a sessant'anni dalla sua scomparsa, potrebbe provarci, e con qualche successo…». Con questa promettente dichiarazione il musicologo Veniero Rizzardi apre le note di copertina del disco dedicato appunto all'opera del compositore veneziano, a lungo considerata perduta: il manoscritto è stato infatti ritrovato solo nel 2006 e l'opera eseguita postuma “in prima assoluta” il 19 novembre 2009 al Teatro La Fenice. Uno storico concerto da cui è nata una registrazione che vede protagoniste le compagini del teatro veneziano dirette da Andrea Molino e affiancate da un cast di voci soliste che comprende il soprano Carmela Remigio. Si tratta di un lavoro giovanile ultimato nel 1946, la cui stesura è iniziata verso la fine della Seconda Guerra Mondiale. Lo sfondo storico ed emotivo della partitura è dunque quello della devastazione che ha sconvolto l'Italia nel profondo e che il musicista ha voluto evocare attraverso un suggestivo affresco sonoro affidato a un organico imponente: quattro voci soliste, doppio coro e grande orchestra senza legni, ma con una massiccia presenza di archi, ottoni, percussioni e tre pianoforti. Tra atmosfere che riecheggiano le grandi partiture funebri di Verdi e Berlioz – ma anche le “moderne” istanze compositive di Stravinskij, Bartók e Orff – il Requiem non risente ancora di quella radicale svolta verso l'avanguardia che avrebbe caratterizzato di lì a poco il linguaggio di Maderna, tra la Scuola di Darmstadt e la musica elettronica. Impossibile però non rimanere affascinati dalla trama implorante dell'Introitus, dalla potenza espressiva del Dies irae, dalla sospensione eterea dell'Agnus Dei e da tutti quei preziosi dettagli che nel 1946 fecero dire al compositore americano Virgil Thomson: «Non capita tutti i giorni di imbattersi in musica religiosa di così nobile ispirazione e allo stesso tempo di così potente effetto».
Bruno Maderna
Requiem
Orchestra e Coro del Teatro La Fenice, Andrea Molino
Stradivarius / Milano Dischi. Euro 17,00
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