I fortunati che hanno potuto seguirlo in diretta su un canale a pagamento (ahinoi) hanno trepidato per l’intero svolgimento e gioito al termine: è stato il lungo segmento decisivo per assegnare la partita e l’accesso alla finale di Wimbledon. Jasmine Paolini ha vinto al tie-break, ovvero la regola “sblocca parità” che si attiva quando due tennisti sono 6 giochi pari. Vince chi arriva primo a 7 punti, ma bisogna avere un vantaggio di due, per cui si può finire, per esempio, 13-11. Fu inventato nel 1965, introdotto negli US Open nel 1970 e poi si diffuse in tutti i tornei. Croce e delizia di uno sport affascinante che ieri ha fatto esultare gli italiani.
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