Leggere un manifesto suprematista e stigmatizzarlo per amore di Dio
mercoledì 1 maggio 2019
Non c'è forma di terrorismo contemporaneo, anche precedente all'11 settembre 2001, che non si sia mostrata consapevole dell'importanza di utilizzare i media per amplificare gli effetti delle proprie azioni. Ovvero, da un lato, destabilizzare una comunità, e dall'altro aggiungere consenso e militanza alla propria ideologia. Nell'era digitale, nella quale ciascuno è diventato prosumer, questo utilizzo può peraltro permettersi di rinunciare alla mediazione delle testate mainstream. Non è stata perciò una decisione facile, per Giovanni Marcotullio e i suoi collaboratori del blog "Breviarium" ( tinyurl.com/yyqxr8wj ), quella di tradurre in italiano e pubblicare, in tutta la sua crudezza, il «manifesto» pubblicato da John Earnest per rivendicare la sua irruzione armata nella sinagoga di Poway (San Diego, California), anche se di tale documento avevano già riferito le maggiori fonti ( tinyurl.com/yxpzuam8 ). Sebbene «un così spudorato incitamento all'odio» venga accompagnato dalla rigorosa e radicale stigmatizzazione dei suoi contenuti (a differenza del forum dove il suo autore lo ha originariamente postato), «purtroppo l'eventualità che gli squilibri di qualche disadattato vengano innescati» dallo scritto «suprematista» e antisemita di Earnest «non è remota», come prova egli stesso col citare i suoi più prossimi ispiratori. Il che, scrive sempre Marcotullio introducendolo, dovrebbe far riflettere «gli incauti speculatori dell'odio, che a tutte le latitudini – dalla politica ai media – accumulano polveri da sparo senza pensare che una scintilla può sempre arrivare, da un momento all'altro». Ma la motivazione principale che ha indotto il blog all'onerosa scelta di pubblicare il «manifesto» è di natura squisitamente religiosa, e come tale va sottolineata: «Il delirio di Earnest è largamente infarcito di temi teologici e citazioni bibliche, il tutto ermeneuticamente tanto alterato da essere reso irriconoscibile – e niente ci è più caro della Rivelazione del vero Dio agli uomini».
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