Le voci dell'anima nello Stabat mater di Pergolesi
venerdì 10 marzo 2017
Due astri nascenti della lirica - il soprano bulgaro Sonya Yoncheva e il mezzosoprano francese Karine Deshayes - alle prese con una delle pagine più affascinanti e impegnative del repertorio sacro: lo Stabat mater di Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736), l'opera ultima con cui più di ogni altra si è guadagnato fama immortale. Accompagnate dagli strumenti originali dell'Ensemble Amarillis - sotto la direzione di Heloise Gaillard e Violaine Cochard - le due cantanti soliste portano sula palcoscenico di questo teatro dello spirito la voce più autentica del melodramma, con un slancio interpretativo così legato alla tradizione d'opera e al belcanto da apparire a tratti in contrasto con l'approccio “filologico” con cui siamo ormai abituati ad ascoltare la musica settecentesca di carattere religioso. Potenza di emissione, floridi vibrati e stile declamatorio contribuiscono a determinare quasi un eccesso di drammatizzazione che sembra allontanare il baricentro della partitura dalla ribalta sacra sopra cui va in scena il dolore della Vergine di fronte al Figlio crocifisso. Sono infatti sempre molto delicati gli equilibri in campo per ottenere una lettura ideale che riesca a raggiungere in profondità il cuore del capolavoro di Pergolesi, alla luce di quel gioco di sfumature psicologiche che, tra arie e duetti, si riverbera tra i sentimenti di sofferenza e com-passione, consolazione e pietà, angoscia e serenità. L'Ensemble Amarillis suona con piena consapevolezza della grammatica retorica a cui fa riferimento il linguaggio musicale dello Stabat mater, assecondando perfettamente il lungo tour de force canoro e la sua crescente tensione, ottenuta mediante il continuo contrasto tra i molteplici piani di lettura, la ricchezza dell'impianto ritmico e la varietà della scrittura melodica.


Giovanni Battista Pergolesi
Stabat Mater
Sonya Yoncheva, Karine
Deshayes, Ensemble Amarillis
Sony Classical. Euro 19,00
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