La "conversione" nella vita può avvenire attraverso gli strumenti più disparati, anche quelli che ci capita di disprezzare. Così fu per la beata Maria Teresa Scherer, nata a Meggen nel cantone svizzero di Lucerna nel 1825. Rimasta orfana di padre a otto anni, crebbe "indisciplinata e chiacchierona", come scrisse lei stessa. A 16 anni fu mandata come aiuto infermiera a Lucerna, ma il contatto con i malati le procurava fastidio. Poi il "cambio di rotta": durante un pellegrinaggio nel 1844 ad Einsiedeln sentì la chiamata alla vita religiosa. Si unì allora all'opera del cappuccino Teodosio Fiorentini, fondatore della Congregazione delle Suore della Carità della Santa Croce di Ingenbohl. Nel 1857 divenne superiora generale e guidò la congregazione nell'impegno educativo accanto ai giovani, oltre che nell'assistenza ai malati, ai poveri e agli orfani. Morì nel 1888.Altri santi. Santa Giulitta, martire (III sec.); san Bennone di Meissen, vescovo (XI sec.).Letture. Sir 48,1-14; Sal 96; Mt 6,7-15.Ambrosiano. Dt 15,1-11; Sal 91; Lc 7,18-23.
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