Certe volte comprendere ciò che il laicismo vuole è davvero difficile. Roberto Saviano, scrittore discusso, aveva già proclamato, l'altra settimana sull'Espresso, il «diritto all'eutanasia» e l'aborto di Stato come «baluardo della dignità della donna e del bambino», confermando così che il progetto di società laicista si fondi sulla morte. Ora, invece, nel numero della rivista in edicola, sembra preoccuparsi per la possibilità che «l'aborto diventi come il divorzio islamico».
Nell'islam dell'India – spiega – c'è una pratica per divorziare che a noi sembra più semplice persino di quella in vigore da poco tempo in Italia. È quella, riservata agli uomini, del "triplo talaq": basta ripetere davanti alla moglie e per tre volte "Io divorzio da te" o "Io ti ripudio" e il gioco è fatto. Si può usare anche il telefono o una lettera e, suppongo, anche una e-mail. Il governo indiano – scrive ancora – sostiene questa procedura perché, «non potendo porre limiti all'influenza della religione nella vita di tutti i giorni», è bene «garantire il rispetto della tradizione culturale islamica» che, però, non è certo favorevole all'aborto e qui non c'entra.
Le religioni, specialmente le tre monoteiste, sono nel loro complesso preziose fonti di morale che sostituiscono il frequente vuoto etico delle ideologie e della politica e richiamano valori che, nel diffuso materialismo di oggi, sembrano perduti. Nel caso dell'aborto sono le religioni che insegnano la dignità della persona quando le ideologie sostituiscono ai valori la soddisfazione dei peggiori desideri. Il laicismo ha inventato, per questo fine, i più assurdi diritti-delitti sempre caratterizzati dall'appellativo di "civili" perché innovano nel peggio la vita delle società. Perciò tenta di squalificare quelle che chiama antiche tradizioni da superare.
Saviano ha tirato in ballo la tradizione del "triplo talaq" per trovare un argomento con cui opporsi a ciò – i principi etici – che noi italiani e cristiani consideriamo valori fondamentali. Il laicismo tenta di rubare al cristianesimo l'idea della laicità, ma questa possiede ormai una inattaccabile serie di valori: niente tripli talaq, ma la vita, la dignità, l'amore e il rispetto del prossimo, a cominciare da quello che comprende il grembo materno. Ma Saviano, che sembra perdersi a questo livello, perché non comincia a far capire che cosa vuole dire?
L'AMIGDALA POLITICA
Secondo Il Sole 24 Ore (domenica 15), esistono «cervelli di destra e di sinistra: la corteccia cingolata anteriore dei liberali, ha più materia grigia di quella dei conservatori, che invece ne hanno di più nell'amigdala». «Ogni mese – cito un sito su internet – una media di 10 parlamentari cambia schieramento» e il totale è di 336 casacche cambiate. Un lavoro intellettuale assai faticoso.
PREISTORIA
La Repubblica riferisce (venerdì 20) che, Aim Baharier, parigino da genitori ebrei, origine polacca, residenza Milano, studioso della Bibbia, sostiene che «Isacco era disabile, Abramo pensava che il modo migliore per compiere il figlicidio è imputarlo all'Onnipotente, con Babele nacque il fascismo...». Senza Mussolini?
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