Le parrocchie e i bisogni sociali: non c'è solo l'esclusione digitale
venerdì 18 settembre 2020
Scorro l'elenco dei dieci progetti parrocchiali di utilità sociale che hanno vinto la X edizione del concorso Cei "Tuttixtutti": lo hanno pubblicato sia "CEInews" ( bit.ly/32Jm21P ), sia il sito di "Avvenire" ( bit.ly/2FDZQgv ). Mi aspetto che alcuni di essi abbiano, del tutto o in parte, attinenza con l'ambiente digitale, e ne individuo soprattutto uno, interessantissimo: quello della parrocchia Regina Pacis di Paceco, diocesi di Trapani, che infatti è intitolato "Digito anch'io". Lo si trova dettagliato sul sito del concorso ( bit.ly/2ZMaTv5 ): si rivolge ai parrocchiani «a rischio di esclusione digitale», con la finalità di far acquisire le competenze digitali di base sia agli adulti, sia (e soprattutto, par di capire) ai ragazzi. Infatti «la necessità della didattica a distanza ha fatto emergere alcune nuove problematiche: l'analfabetizzazione digitale dei genitori e dei ragazzi, la mancanza di dispositivi elettronici per tutti i figli o di una connessione ad internet, la difficoltà di seguire le lezioni scolastiche in ambienti angusti». Con questi laboratori, che «saranno costituiti all'interno dei locali parrocchiali realizzando varie mini-aule multimediali», la parrocchia cercherà di «promuovere un uso corretto delle nuove tecnologie, orientando la navigazione su internet alla ricerca e all'analisi delle fonti», «supportare il lavoro degli studenti anche con bisogni educativi speciali», far conoscere e insegnare a utilizzare «alcune piattaforme dedicate alla didattica digitale», oltre a offrire corsi base nell'uso del PC e dei principali software. Dunque un progetto nato nell'emergenza coronavirus e orientato a una specifica povertà che essa ha messo in luce. Ma che non è la sola, come testimoniano gli altri progetti premiati: nell'insieme, essi presentano un vero e proprio catalogo di bisogni sociali (casa, lavoro, salute, inclusione) ai quali le nostre comunità sono tradizionalmente sensibili, perché sanno guardare fuori di sé.
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