«Arroganti ateniesi pieni di domande, non hanno ancora… capito che le migliori risposte si danno quando non ci sono domande…». In due frasi fulminanti, una considerazione profonda sulla realtà dell'Occidente. Che nasce con i fondamenti della Grecia, teatro e filosofia. Proprio nell'invenzione di questa, del pensiero logico articolato, il rischio, il possibile effetto collaterale: l'eccesso di ragionamento, il razionalismo, causante la perdita della spontaneità, spesso l'offuscamento dell'intuizione. Non si critica, qui, la nascita della filosofia, del nostro pensiero, ma il suo abuso, che si manifesta in periodi ricorrenti in Occidente. Dovreste vedere il fumetto in cui questa sentenza è emessa, il sorriso di chi la pronuncia, Corto Maltese, il marinaio inquieto e visionario inventato da quel genio di Hugo Pratt, in un suo viaggio all'indietro nel tempo. Pratt crea un fumetto che è romanzo di avventura, arte figurativa impeccabile, esplorazione ironicamente sapienziale del mondo. E qui, il suo Corto Maltese, sott'acqua, chiuso in uno scafandro, in una delle sue escursioni nel lontano passato, sta scherzosamente irridendo i grandi ateniesi troppo immersi nelle elucubrazioni filosofiche, fino a dimenticare che le vere risposte, come sanno i poeti, i mistici, i marinai e i bambini, sono quelle senza domanda.
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