Sul sito di "Famiglia cristiana" è comparsa, nella sezione «Il teologo risponde», una domanda davvero curiosa intorno all'angelo custode, e cioè: «Che fine farà dopo la nostra morte?» ( tinyurl.com/yaa35lu8 ). Al di là dell'onesta risposta di Giordano Frosini, resa in termini di «riflessione personale», noto – segnalatomi dal mio robot aggregatore – l'alto grado di popolarità ottenuto dal post. Anche sulla pagina Facebook del settimanale vedo che il numero di reazioni, condivisioni e commenti è nella fascia alta.
Sebbene non ci sia davvero bisogno di internet per confermare la popolarità dell'angelo custode, ben al di là dei confini della Chiesa e della sua dottrina, ho voluto fare una prova, interrogando Google. Ecco, limitatamente ai siti d'informazione, cosa ho trovato. Innanzitutto, che nel linguaggio giornalistico si fa volentieri ricorso a questa espressione come metafora della protezione che alcune persone sanno assicurare ad altre. Poi, che l'argomento è spesso presente nelle testate specializzate, le quali in tal modo lo tutelano da tante letture "libere": nella sola prima schermata della ricerca ci sono un servizio della Radio Vaticana (ottobre 2014) su un'omelia di papa Francesco per i Santi Angeli Custodi; un'esauriente pagina di "Aleteia" (marzo 2016) che risponde anche al quesito di cui sopra; un piccolo dossier di "Credere" (ottobre 2016), spartito tra un inquadramento dogmatico e una presentazione rivolta ai bambini, e una puntata di "Bel tempo si spera" (Tv2000, marzo 2017) con ospite il teologo Renzo Lavatori.
Infine, l'uso di dare nomi particolari ai santi angeli, riprovato dal Direttorio su pietà popolare e liturgia, è oggi informatizzato grazie alla pagina Oroscopo di "Vanity Fair", che nella sezione "Non solo astri" (un vero discount delle credenze più credulone) consente di scoprire il nome del proprio angelo custode in base alla data di nascita ( tinyurl.com/mgzybo ). Il mio si chiamerebbe Yeiazel. Ma, se ben capisco, si occupa di tutti i nati dal 9 al 13 di ottobre, di qualunque anno. Un bel da fare...
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