La verità rende fratelli e supera le divisioni
sabato 20 aprile 2024
La cura della verità è ciò che unisce e rende sorelle e fratelli, al di là di diversità di vedute e di sensibilità. Ma le ferite alla verità provocano divisioni e fratture anche nelle comunità. Ecco perché l’opera di sant’Aniceto fu guidata dalla preoccupazione di salvaguardare la comunione e l’ortodossia in un tempo in cui la Chiesa stava costruendo la propria identità. Aniceto, originario forse della Siria, fu Papa dal 155 al 166 e, succedendo a Pio I, trovò una situazione in cui si era acuito il confronto sulla data della Pasqua tra Occidente e Oriente. Per risolvere il problema ricevette a Roma Policarpo, vescovo di Smirne, ma l’accordo non fu trovato, anche se i due si lasciarono da fratelli in comunione e, anzi, il Papa riservò un’accoglienza da vero fratello al vescovo orientale. A Roma intanto andava diffondendosi l’eresia di Marcione, teologo orientale che affermava la divisione tra il Dio giudice dell’Antico Testamento e il Dio salvatore di Gesù Cristo e che di fatto stava dando vita a una Chiesa propria. Aniceto affrontò questo problema puntando sull’approfondimento della dottrina e chiedendo un supplemento di moralità a diaconi, preti e vescovi. Per dare un segno evidente di questa scelta di rigore chiese agli ordinati di tenere i capelli corti. Altri santi. Sant’Anastasio di Antiochia, vescovo e martire (VI-VII sec.); beato Anastasio Giacomo Pankiewicz, sacerdote e martire (1882-1942). Letture. Romano. At 9,31-42; Sal 115; Gv 6,60-69. Ambrosiano. At 9,17-25; Sal 65 (66); 1Cor 12,21-27; Gv 6,30-35. Bizantino. At 9,19-31; Gv 15,17-16,2. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata
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