
Le storie delle serie tv il più delle volte sono improbabili, ma fa parte del gioco. Non a caso si parla di fiction. Certo è che nell’improbabilità, chissà perché la protagonista della nuova serie di Canale 5, Le onde del passato, ovvero Anna Reali alias Anna Valle, debba fare nientemeno che il pilota d’aereo e che all’inizio del primo episodio la si veda in un volo che più finto non si può. Premesso questo, diciamo che la vicenda ci porta all’Elba dove la quarantenne Tamara Valente (Irene Ferri), titolare di un bed & breakfast, telefona all’amica Anna, che da tempo ha lasciato l’isola, per dirle di aver catturato uno dei molestatori che vent’anni prima, dopo una festa su uno yacht, usò violenza, insieme ad altri sconosciuti, sulle due ragazze. Ma quando Anna giunge all’Elba, l’uomo è morto, ucciso da un colpo di pistola. Si scopre che si tratta di Marco Zan, facoltoso avvocato milanese. Chi sia stato a ucciderlo ovviamente non si sa. Scoperto il cadavere, che Anna e Tamara avevano in ogni caso cercato di far sparire gettandolo in mare, il caso viene assegnato al commissario Luca Bonnard (Giorgio Marchesi), che sembra riconoscere in Anna un incontro del passato, e che focalizza i sospetti su Tamara. Ma Anna lotta per dimostrare l’innocenza dell’amica, trovare il vero omicida e gli altri violentatori. Deve però fare i conti con l’evento traumatico che ha cercato di dimenticare, destreggiarsi in mezzo ai sentimenti attuali e a un microcosmo, quello isolano, dove tutti sanno tutto di tutti e dove non mancano falsità, corruzione e ricatti. Lo stesso B&B di Tamara, “Le Sirene”, è specializzato in vacanze terapeutiche per gli ospiti che desiderano far pace con sé stessi e curare le ferite dell’anima e che quindi a loro volta nascondono qualche scheletro nell’armadio. La forza d’attrazione della serie diretta da Giulio Manfredonia, al di là della debolezza della vicenda, sta proprio in una concatenazione di false piste e di colpi di scena. Appena sembra di aver capito qualcosa, ecco che salta fuori la novità. Personaggi ritenuti ai margini, entrano in scena d’improvviso con ruoli non certo secondari. Tutto regge grazie a un mix di giallo-poliziesco, fantasmi del passato, vendetta, mistero, emozioni, passioni amorose, azione e location. L’aver girato tra Porto Azzurro, Marciana Marina e il Monte Capanne all’Isola d’Elba fa sì che l’ambientazione, come in molti altri casi del genere, diventi una delle principali attrazioni anche di questa serie che dopo le prime due serate andate in onda mercoledì e ieri prosegue la prossima settimana il solo mercoledì alle 21,30 per avviarsi lentamente verso un finale che Mediaset annuncia «sorprendente». E c’è da credergli vista l’estrema libertà con la quale si sviluppa la storia di Anna e Tamara e del commissario Bonnard liberamente ispirata al romanzo di Federica Brunini Due sirene in un bicchiere.
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