sabato 31 agosto 2019
C'è un aspetto della questione immigrazione, quasi sconosciuto all'opinione pubblica, che sovverte i canoni della narrazione quotidiana fondata sulle innumerevoli facce della paura. È la "ricchezza" per la nostra economia costituita dalle imprese fondate e gestite in Italia da stranieri: secondo i dati di Unioncamere hanno raggiunto a fine giugno quota 600mila con una crescita dell'1,1% rispetto al trimestre precedente, il doppio del tasso medio di crescita registrato dalle imprese italiane nello stesso periodo. Attualmente ben 1 impresa su 10 nel nostro Paese nasce dalla capacità imprenditorialità degli stranieri.
Si tratta essenzialmente di micro e piccole imprese, attive nel settore dei servizi. A livello settoriale gli stranieri che decidono di fare impresa in Italia si concentrano nel commercio al dettaglio e nella ristorazione, dove la parte del leone è svolta da marocchini e cinesi, e nell'edilizia, in cui si affollano i romeni. In alcuni ambiti di nicchia, spiega Unioncamere, le imprese di stranieri arrivano a rappresentare un terzo del totale come ad esempio nella confezione di articoli di abbigliamento. Dal punto di vista territoriale, il 40% di queste imprese si concentra nelle grandi città a cominciare da Roma, che ha oltre 69mila attività di imprenditori stranieri.
La presenza di una significativa capacità d'intrapresa degli immigrati e la rapida crescita del fenomeno è una buona notizia sul piano economico, perché queste imprese coprono spesso attività, mestieri e modalità di lavoro che oggi non risultano più attraenti per i nativi italiani. Ma è sicuramente superiore il loro effetto sul piano sociale. Se svolte nel rispetto delle regole, sia verso lo Stato che verso gli stessi collaboratori dell'azienda, queste attività imprenditoriali rappresentano infatti una delle forme più visibili di integrazione.
Un modello positivo da replicare per gli altri immigrati: un riferimento prezioso per chi arriva nel nostro Paese senza un progetto di vita già definito, un esempio di impegno e passione per tutti coloro i quali si trovano in un Paese straniero e rischiano di imboccare cattive strade.
In realtà le imprese fondate da stranieri sono un esempio utile anche per gli italiani, che hanno la possibilità di valutare il fenomeno migratorio sotto una luce diversa. Conoscendo uomini e storie venute da lontano che incarnano valori più "vicini" a quelli tipici della nostra società e del nostro modello produttivo. E magari imparando ad evitare pericolose e stupide generalizzazioni.
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@FFDelzio
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