La profezia dell’esempio di un genitore che crede
domenica 16 giugno 2024
Una madre e il proprio figlio, entrambi vittime della violenza del mondo, che rifiuta il messaggio di speranza del Vangelo. È la storia di santa Giuditta (o Giulitta) e del piccolo Quirico, martiri nel 303 in Asia Minore. Una vicenda che ci parla del coraggio di una donna, ma anche dell’esempio fondamentale dei genitori, che con i loro gesti mostrano ai loro figli ciò in cui credono veramente. E il Martirologio Romano, proponendo la figura di questa santa oggi, ci dà la possibilità di riflettere sulla forza del proprio credo, sulla profezia del Vangelo, destinato a scontrarsi con le logiche del mondo. Vedova facoltosa di Iconio (oggi Konya in Turchia) vissuta all’epoca della persecuzione di Diocleziano, Giuditta fu privata di tutti i propri beni a causa della sua fede: essendo cristiana, infatti, le fu negato il diritto di difendere le sua proprietà. Fuggì quindi verso Tarso, ma fu arrestata dal governatore romano Alessandro e sottoposta a torture. Secondo la tradizione quando Giuditta si proclamò cristiana Alessandro scagliò a terra il piccolo Quirico che era sulle sue ginocchia. Il piccolo morì e la madre venne condannata, torturata e martirizzata. Altri santi. San Similiano di Nantes, vescovo (IV sec.); beata Maria Teresa Scherer, religiosa (1825-1888). Letture. Romano. Ez 17,22-24; Sal 91; 2Cor 5,6-10; Mc 4,26-34. Ambrosiano. Gen 18,17-21;19,1.12-13.15.23-29; Sal 32 (33); 1Cor 6,9-12; Mt 22,1-14. Bizantino. Rm 6,18-23; Mt 8,5-13. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata
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