La pace, il Concilio e il dialogo: il web commemora mons. Bettazzi
mercoledì 19 luglio 2023
Ho registrato con lieta sorpresa e letto con commozione il tributo che i siti dei media e l’infosfera ecclesiale (con la comprensibile eccezione dei canali dell’area antimoderna, per il momento attestati quasi tutti sul “de mortuis nihil nisi bonum”), hanno reso alla memoria di mons. Luigi Bettazzi. La morte lo ha colto quasi centenario all’alba di domenica 16 luglio; ieri a Ivrea, presieduti dal card. Arrigo Miglio, si sono svolti i funerali, che la diocesi ha trasmesso in streaming sul canale YouTube del settimanale diocesano “Risveglio popolare” (tinyurl.com/bd6nwuud). “Avvenire” lo ha salutato con un articolo di Riccardo Maccioni intitolato: «Costruttore di pace» (tinyurl.com/bddp2nzv), che sulla pagina Facebook ha riscosso quasi 5mila reazioni. Intonati al suo impegno per la pace anche i titoli di “Stampa”, “Fatto Quotidiano” e “Resto del Carlino” (che cita anche la sua disponibilità a essere scambiato con il presidente Moro durante il sequestro da parte delle Brigate Rosse). Al suo legame quasi identitario con il concilio Vaticano II (non solo in quanto ultimo ancora in vita tra i padri conciliari italiani ed europei) hanno fatto riferimento, nei titoli, l’agenzia “Ansa” (tinyurl.com/5baf8xnc), “Repubblica”, “Vatican News”, “Famiglia Cristiana”, “Vino Nuovo”; alla firma che egli, verso la conclusione del Concilio, appose al “Patto delle Catacombe” per una Chiesa serva e povera, fanno riferimento l’editoriale de “Il Sismografo” (tinyurl.com/vp4n2skh) e, con accenti critici, l’articolo de “La Nuova Bussola Quotidiana”. Quando i titoli parlano di “dialogo” o di “frontiera” il riferimento, implicito o esplicito, è invece alle sue interlocuzioni pubbliche con i partiti politici italiani dell’area della sinistra: è il caso del “Corriere della Sera” (tinyurl.com/4eev8em4), del “Manifesto”, di “Adista”. Ancora dalla pagina Facebook di “Avvenire” attingo, tra i 400 e più commenti, ricordi personali e preghiere di intercessione, tre ulteriori parole. Una disinvolta: «…E, perché no, grande umorismo. Mitiche le sue barzellette sui papi» (A. Zani). Una biblico-liturgica: «Proprio quando la Chiesa ci presenta “Il Seminatore”: egli lo è stato nel suo cammino tra di noi» (M. Maurizi). E infine una umile e tenera: «Chiedo cortesemente un angolo del suo paradiso...» (don G. Magrin). © riproduzione riservata
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