Se interrogo il mio robot aggregatore di siti e blog specializzati nelle materie religiose, non trovo traccia, né recente né antica, di Elettra Lamborghini. Idem, o quasi, per gli archivi di “Avvenire“, sia online, sia cartaceo. Chi usasse esclusivamente queste fonti per informarsi, potrebbe pensare che sto parlando di un nuovo modello di auto, sportiva ma molto ecologica: la Lamborghini Elettra. Se invece mi rivolgo a Google, trovo che si tratta di una giovane donna dalla giovane ma grande popolarità, soprattutto digitale (Instagram e YouTube), e che vi sono sue recenti dichiarazioni intorno alla vita spirituale che stanno rimbalzando a migliaia da un sito all'altro (sia generalisti, sia dedicati al costume e al gossip). Si tratta dunque della protagonista di una delle “notizie religiose” più cliccate di questi giorni. «Parlo con Dio... Io domando e Dio mi risponde... La spiritualità è importante, vado in chiesa, leggo la Bibbia, compro rosari» sono le frasi della Lamborghini che hanno fatto notizia ( tinyurl.com/y5ng6njd ), riprese da un'intervista al settimanale “Tu Style” che in Rete non si trova (ma se ne trova una simile, per i temi religiosi, su “Rolling Stone” tinyurl.com/y4rwsoxm dello scorso ottobre). Ma la notizia dove sta? Elettra Lamborghini non è né Claudia Koll, protagonista di una conversione insieme spirituale e artistica, né Madonna, abile a strumentalizzare i simboli religiosi in un contesto profano. È una ragazza bella, ricca e famosa, ma di una fama fragile: quanto basta per passare, in un click, da amatissima a odiatissima a dimenticata. Trovo positivo che si renda conto di non volersi identificare con l'immagine che pure l'ha resa popolare, e dunque chieda (e dai fan, per ora, ottenga) di conoscere anche la sua persona, compreso un lato spirituale in via di maturazione. Limitarsi a non prenderla sul serio, corredando dichiarazioni ingenue ma oneste (che bisogno aveva di farle e di ripeterle?) con immagini e allusioni alle sue disinvoltissime esibizioni, mi sembra troppo facile.
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