«La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi (…) La mucca e l'orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio monte santo». In questo splendido testo d'avvento di Isaia, la proiezione di un governo portatore di pace, visione escatologica, chiamata, perciò, a dare lievito alla storia. Interessante la coppia giustizia-fedeltà, segno di un oltre d'intendere ambedue: oltre il legalismo e l'impunità, la retribuzione e il condono, la vendetta e il favore, e persino oltre la difesa dei miti e la morte dei violenti. Mite è il vitello, feroce il leoncello; tenera la manina del lattante specie se si trastulla, inconsapevole, sul veleno dell'aspide. Ma la giustizia arriva con la fedeltà che è fiduciosa, inclusiva, liberata persino da ragionevoli paure. Auspicio sempre ansante sugli occhi di chi vede la terra ferita e sente che non basti invocare neppure l'innocenza del creato. Anch'esso ha bisogno di sapienza e intelligenza, di un servizio di pace per dimorare insieme.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: