Comincia la scuola e finalmente non si parla soprattutto o solo di strutture, ma di ciò – anzi: chi – su cui bisogna investire le maggiori risorse: i docenti. «Scuola al via, gli insegnanti sono la luce» è il titolo al commento di Massimo Recalcati sulla “Stampa” (11/9). Una luce che troppo spesso non può brillare. «La fabbrica dei supplenti. La scuola alla ripartenza con 200mila precari. “A perderci sono i ragazzi”» è il titolo al servizio di Ilaria Venturi sulla “Repubblica” (11/9). La scuola riparte dopo alcuni giorni di servizi e commenti sulla devianza giovanile. È così che le parole “scuole” e “galera” si trovano associate nel titolo di “Libero” (7/9): «Tolleranza zero. Scuola e galera per i baby criminali». Sinistra e destra viaggiano in direzioni opposte, con i loro portabandiera “Stampa” e “Libero”. Alcuni titoli della “Stampa”: «Lo Stato fragile che sa solo vietare», commento di Matteo Lancini, e «Pene più severe non serviranno», servizio di Maria Carla Gatto, (7/9); «Arrestare i giovani non è la soluzione» di Luigi Ciotti e «La cura sbagliata della repressione» di Chiara Saraceno (8/9); scrive Elena Stancanelli (9/9): «Chiunque invochi il carcere per un minore sta commettendo un reato contro la comunità»; con la replica ideale di Paolo Crepet (10/9): «Il buonismo fiacca i nostri ragazzi». “Libero” (8/9) promuove Giorgia Meloni come «Mamma di ferro»; il “Giornale” (8/9) scrive di «Decreto salvaragazzi» e subito gli replica “Domani” (8/9): «Meloni arresta i bimbi “per salvarli”». Pietro Senaldi (“Libero”, 8/9) spiega: «Purtroppo in certi ambienti la comprensione viene scambiata per debolezza e solo la fermezza evoca il rispetto necessario per educare»; e sempre su “Libero” (11/9) è Maria De Luzenberger, procuratrice di Napoli, ad affermare che in certi casi la galera fa bene eccome ai ragazzi: «Ci vuole qualcosa che metta i minori di fronte alle loro responsabilità (...) e ci sono reati per i quali è assurdo che non li si possa arrestare». Però sul “Giornale” (9/9) Felice Manti smorza gli entusiasmi: «Nei penitenziari minorili educare è impossibile». E sempre sul “Giornale” (8/9) un altro servizio li affossa: «Crescono i suicidi tra i giovanissimi». «Gioventù spezzata» titola in prima pagina la “Stampa” (11/9) e rimettere insieme i pezzi è impresa da eroi.
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