Forse non ce ne siamo accorti, ma l'intelligenza artificiale è già presente nelle nostre vite. Soprattutto in forma "ristretta", come dicono gli esperti, ovvero progettata per un compito particolare: gli assistenti personali virtuali (come Siri di Apple) ne sono probabilmente l'esempio più conosciuto. Ma questa forma di intelligenza artificiale è solo il primo passo: è vicino il momento in cui avremo al nostro fianco robot dotati di intelligenza artificiale "generale", ovvero della capacità di risolvere un problema complesso e sconosciuto simulando i processi di apprendimento e di auto-correzione della mente umana. Ha destato scalpore la presentazione, in occasione del Web Summit di Lisbona del settembre scorso, di Sophia: una donna dal volto modellato sui tratti di Audrey Hepburn, in grado di dialogare con gli essere umani. In realtà un robot dotato di un immenso database, capace tanto di attingere a tutte le informazioni presenti in Internet e di rielabolarle istantaneamente, quanto di apprendere ogni dato acquisito attraverso le sue conversazioni per trasformarlo in conoscenza utilizzabile negli scambi successivi. Secondo le previsioni di International Data Corporation, gli investimenti in intelligenza artificiale supereranno nel 2019 i 35 miliardi di dollari, in aumento del 44% rispetto allo scorso anno, e più che raddoppieranno entro i tre anni successivi. È un'ondata impetuosa di capitali per l'innovazione. Sospinta da alcuni settori-chiave: dalla vendita al dettaglio al mondo bancario, fino alle aziende farmaceutiche. Oltre a straordinari vantaggi per la competitività delle aziende e la qualità della vita delle persone, la corsa alla "robotizzazione" crea anche nuovi bisogni sul fronte della regolazione. Il Parlamento europeo ha recentemente approvato una risoluzione che propone di attribuire ai robot autonomi lo status di "persone elettroniche", per renderli responsabili di risarcire eventuali danni causati dai loro comportamenti. Posizione discutibile per chi crede nella centralità della persona umana, dotata non solo di autonomia ma anche di libertà e di dignità, e quindi unica responsabile di ogni sua creazione compresi i robot dotati di intelligenza artificiale. In ogni caso, l'apertura di un dibattito sul tema è di vitale importanza. Per giungere rapidamente a definire un quadro di regole che impedisca di trasformare una meravigliosa invenzione dell'uomo nell'inizio della sua disfatta.
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