La luce cosmica è l'alba della "luce vera", quella che fin dal principio era presente presso Dio nel suo Verbo: «In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini». (Gv 1,4). Il progetto di vita che Dio ha fin da principio diventa ancora più luminoso e compie un salto di qualità quando il Verbo si fa carne (1,14). In cosa consiste questo ulteriore balzo nella luce che il quarto evangelista esprime con la seguenti parole: «Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo» (1,9)? Non tutti sono destinati e vedere la luce cosmica, perché molti, purtroppo, non hanno la fortuna del cieco nato (Gv 9, 1-41) o di quello di Gerico (Mc 10,46-52). La luce vera non si percepisce con il senso esercitato dagli occhi. Essa fa vedere quanto Dio sia fedele al suo Verbo, nel quale era la vita (1,4). Essa mostra quanto Dio sia fedele al dono della vita concesso nel suo Verbo a tutti gli uomini. Essa rivela come Dio non si lasci vincere dalle diverse opzioni di morte compiute dall'uomo. Egli rimane fedele. Il senso biblico più genuino di "verità" è infatti fedeltà, lealtà, perseveranza. La luce del Verbo è vera perché manifesta l'indefettibile coerenza di Dio nell'essere fonte di vita. Questa è una verità che si può vedere anche a occhi chiusi.
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