La difesa della verità dalle logiche mondane
venerdì 19 luglio 2024
Il Vangelo s’impasta da sempre con la storia, è il principio di un Dio che decide di farsi compagno di strada dell’umanità. Ecco perché nulla di ciò che riguarda la vita è estraneo ai cristiani, i quali però sono chiamati a vigilare sempre perché il mondo non pieghi il messaggio del Risorto ai propri interessi. E fu proprio questo impegno a guidare l’opera di san Simmaco, papa dal 498 al 514, che si trovò a dover affrontare l’opposizione di un antipapa, Lorenzo, espressione più del senato romano che della comunità cristiana. Simmaco lavorò per difendere la verità e l’unità della Chiesa, segnata in quel momento dalla divisione tra Oriente e Occidente soprattutto sulla questione delle due nature di Cristo, quella divina e quella umana, che il Concilio di Calcedonia aveva stabilito come unite in un’unica persona. Nato nel V secolo forse nella provincia di Oristano, nel 498 a Roma fu chiamato a succedere a papa Anastasio II. Una parte del clero e la maggioranza dei senatori, però, elesse Lorenzo, un antipapa, e questo aprì una diatriba segnata anche dall’ingerenza del re ostrogoto Teodorico, che aveva, però, l’interesse a tenere la Chiesa di Roma lontana da quella di Costantinopoli. La questione si risolse a favore di Simmaco, che però dovette affrontare anche pesanti false accuse. Altri santi. Sant’Epafra di Colossi, vescovo e martire (I sec.); san Pietro Crisci da Foligno, penitente (1243-1323). Letture. Romano. Is 38,1-6.21-22.7-8; Is 38,10-12.16; Mt 12,1-8. Ambrosiano. 1Sam 28,3-19; Sal 49 (50); Lc 10,38-42. Bizantino. 1Cor 14,26-40; Mt 21,12-14.17-20. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata
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