L'osceno, criminale comportamento della polizia americana contro i neri ha recentemente rivelato, per l'ennesima volta, che anche nella prima e più potente democrazia occidentale può succedere e spesso succede che la democrazia sia “sospesa” e socialmente non esista. Nella polizia e nell'esercito, poi, i comportamenti democratici sono più un'eccezione che la regola. Le liberaldemocrazie non sono mai un dato di fatto, sono soprattutto una costituzionale dichiarazione di principio. In tutto il mondo, dall'India all'Europa, dall'America del nord all'America Latina, le liberaldemocrazie sono rimaste un'ideale non realizzato, sia nella vita sociale quotidiana che all'interno dello stato. Negli Stati Uniti, sia la vittoria di Trump che il diffuso comportamento dei poliziotti sembrano una reazione, un contraccolpo, quasi una rivalsa rispetto a quella grande novità liberatoria che è stata la precedente elezione di Obama. Oggi il mondo vive una crisi morale e politica particolarmente pericolosa. In Cina, in Russia, nel mondo arabo, in Europa orientale, in Iran, in Turchia, in Africa, in Brasile, l'autoritarismo di stato e i peggiori istinti sociali, dalla corruzione delle classi dirigenti alla criminalità organizzata, fino al declino della sensibilità e dei legami socio-comunitari, sono tutti fenomeni che mostrano quanto poco credibile sia l'idea di Progresso come un cammino storico ininterrotto. Ho trovato interessante e utile un piccolo libro di Massimo Teodori, Il genio americano. Sconfiggere Trump e la pandemia globale (Rubbettino. Pagine 123. Euro 14,00). Titolo e sottotitolo possono sembrare troppo promettenti, ma credo che indichino più un desiderio e un richiamo ideale che una ricetta risolutiva. La stessa parola «genio» va intesa più in senso neutro che in senso positivo. Genio è l'insieme delle caratteristiche di un individuo o di un popolo, di una società e di una cultura nazionale. Capire perciò di cosa è fatto, che cosa contiene il genio di un paese come gli Stati Uniti d'America è importante per fare qualche previsione sul futuro della democrazia e del mondo. L'Occidente non può pretendere di rappresentare le libertà individuali e l'uguaglianza sociale finché non avrà dimostrato di averle realizzate. E la radice del problema, più che nelle carte costituzionali, è nella morale e nella “cultura vissuta” delle nostre società. È nella famiglia, nella mentalità corrente, nelle scuole, nella vita di tutti i giorni, nelle istituzioni, nei consumi culturali e nell'estetica. Anche le arti, gli stili e le mode sono un potente veicolo morale. Ogni estetica contiene un'etica. «De gustibus est disputandum» diceva Theodor Adorno: i gusti vanno discussi. Discuterli è il primo compito della critica.
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