A giocare con le notizie, a fermarsi alla superficie dei fatti, si può ingannare la realtà. Per esempio, questa storia potrebbe essere titolata "L'immondizia è cultura". Oppure: "Il trash fa ambiente". Naturalmente la vicenda è un po' diversa. Innanzitutto, l'ambientazione: siamo nell'isola di Giava dove Raden Roro Hendarti, di professione bibliotecaria ha messo in piedi un "business" quanto mai originale. Ogni giorno gira con il suo furgoncino carico di libri, che regala ai bambini in cambio di bicchieri di plastica, vetro e ogni cosa la gente butti via. La regola del baratto è semplice: un volume ogni sacchetto di spazzatura. In questo modo i più piccoli sono invogliati alla lettura, si staccano per un po' da internet e imparano la cura dell'ambiente. A conti fatti la bibliotecaria raccoglie più o meno 100 chili di rifiuti a settimana, mentre la sua trash library, letteralmente "Biblioteca della spazzatura" conta 6mila libri. Ma il numero è destinato a crescere. Come l'amore dei piccoli per le pagine scritte, in cui tuffarsi, in quello strano gioco a nascondino che è la ricerca di se stessi. Perché i libri ci aiutano a capire chi siamo. E a trovare il modo per ripulire il cuore dall'immondizia del rancore e dell'invidia che, come un muro, ci impedisce la libertà.
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