La «Messe de Sainte-Cécile» rivela il vero spirito di Charles Gounod
domenica 22 febbraio 2009
È tutto da scoprire il repertorio di musica da chiesa di Charles Gounod (1818-1893), autore tenuto in alta considerazione in virtù di capolavori teatrali come Faust o Roméo et Juliette, ma la cui traiettoria creativa in ambito sacro viene generalmente indentificata con la sola, celeberrima Ave Maria concepita sul "Primo preludio" del Clavicembalo ben temperato di Bach. In realtà il maestro francese ha composto numerosi mottetti, oratori, tre Requiem e addirittura quindici Messe, tra le quali la più conosciuta e maggiormente frequentata risulta ancora oggi la Messe solennelle de Sainte-Cécile, eseguita per la prima volta a Parigi nel 1855; accolto quasi trionfalmente, il lavoro ricevette il giudizio entusiasta dell'illustre Camille Saint-Säens, che ne lodava nel contempo «la semplicità, la grandeur e la luce purissima che sembra diffondere i suoi raggi come l'alba su un nuovo mondo», al punto da «accecare, inebriare e infine travolgere» con le sue melodie l'attonito ascoltatore raccolto in preghiera.
Il carattere fortemente melodrammatico di alcuni passaggi della partitura si stempera nella riuscita sintesi tra l'arcaico linguaggio polifonico di ascendenza palestriniana e l'espressione dei sentimenti di partecipazione diretta e commossa da parte della comunità dei fedeli, così come emerge nell'esecuzione diretta da Roland Büchner a capo dell'orchestra Erzgebirgische Philharmonie Aue e soprattutto dei 270 componenti dei Regensburger Domspatzen (i «Passerotti del Duomo di Ratisbona»), la blasonata compagine di "voci bianche" a lungo guidata da monsignor Georg Ratzinger, fratello maggiore del Santo Padre e musicista finissimo; è questa la più antica formazione corale giovanile del mondo, fondata nell'anno del Signore 975 e da sempre impegnata ad accompagnare le celebrazioni eucaristiche domenicali e le funzioni solenni nella Cattedrale di San Pietro. Un'incisione discografica (pubblicato da Impressum e distribuito da Milano Dischi) che rappresenta dunque il punto d'incontro privilegiato tra un'antica istituzione musicale e un'opera di vibrante fervore religioso come la Messe solennelle de Sainte-Cécile di Gounod: la storia viva della Chiesa che attraverso l'arte glorifica la bellezza del creato e la grandezza del suo Creatore.
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