Il fatto che la cattolica Irlanda stia per ospitare l'Incontro mondiale delle famiglie e ricevere la visita di papa Francesco (25-26 agosto) è certamente uno dei buoni motivi per fare una tappa presso il piccolo blog “Irishstew” (zuppa irlandese), cui la collega Francesca Lozito ha dato vita da un paio di mesi. Anche se lo sguardo che promette è a 360 gradi: «notizie e informazioni su un paese amatissimo e che sta cambiando profondamente», nutrite da frequenti viaggi e non solo da rassegne-stampa digitali. Così le «informazioni religiose» in senso stretto sono state sinora solo 1 ogni 4. Si comincia con l'attesa per la visita papale, tra la memoria di quella di Giovanni Paolo II, 39 anni fa, e la speranza che stavolta possa toccare anche Belfast. Si prosegue con il riferimento alle famiglie bisognose di guarigione (senzatetto, violenza domestica) che il primate Eamon Martin ha posto nel suo messaggio pasquale. In seguito si fa la conoscenza con padre Peter McVerry, che appunto a trovare un alloggio per i senzatetto ha dedicato tutto il suo apostolato. Infine l'ultima notizia, di qualche giorno fa, che evoca anch'essa una sensibilità verso alcune famiglie che potrebbe piacere a papa Francesco ( tinyurl.com/y798qq2l ). Messi a confronto con il progetto governativo di istituire un trasporto pubblico per condurre le persone nei pub (drink-link), anche per vincere l'isolamento delle zone rurali, alcuni vescovi irlandesi hanno ragionato sulla possibilità di incoraggiare piuttosto forme di trasporto collettivo (bus, meglio ancora car pooling) perché gli anziani di quelle stesse zone possano far fronte alla rarefazione delle Messe, anche se non hanno un'auto propria o non hanno mai guidato. La fonte originale illustra l'articolo con una vignetta che immagina un «mass-link bus». E se ci pensassimo anche dalle nostre parti?
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