Se avessi Saputo che finiva così… Che lo scudetto fosse una prelazione da Inter campione in carica lo sapevamo e con lo 0-2 di Bergamo (1-2 chirurgico di Carlos Augusto e Lautaro Martinez) sappiamo che c’è
un’ipoteca sul bis tricolore. Che il Napoli, guidato da un timoniere che è garanzia di podio come Antonio Conte, pure questo lo sapevamo, mentre non era previsto che il Venezia con due 0-0 frenasse la corsa scudetto, prima dell’Atalanta e poi degli azzurri partenopei. Per la tanto vituperata Serie A poteva essere una domenica stellare, superiore a quella vissuta dalla super Liga, dove Real Madrid e Barcellona ora sono prime a 60 punti e salutano il terzo incomodo, l’Atletico del “Cholo” Simeone, castigato al Metropolitano dal Barça che sotto 2-0 sorpassa al 2-4 finale. Infatti da noi, con Conte che annaspava in Laguna sembrava possibile che Gasperini sfatasse il tabù Inter (8 sconfitte di fila per l’Atalanta) per ridisegnare una vetta con tre in cima, a quota 61. E invece dopo il
29° turno la classifica recita: Inter 64, Napoli 61, Atalanta 58. E questo tra nove giornate potrebbe essere l’ordine d’arrivo definitivo con unici colpi di scena legati alle sorti dei tre allenatori. Simone Inzaghi oltre allo scudetto bis può ancora sognare uno storico “triplete” interista, ma poi dovrà resistere alla tentazione di un incarico in Premier: un po’ tutti i top club lo vorrebbero come nuovo manager. Se Conte arriva 2° il cinepresidente De Laurentiis per trattenerlo dovrà garantirgli un Napoli extralusso altrimenti un’altra stagione da pizza e friarelli FantAntonio non se la fa sotto e come già accaduto in passato (vedi alla Juve e all’Inter) potrebbe alzarsi dal tavolo a cena in corso. Gasperini all’Atalanta è ai titoli di coda e l’uscita di scena favolosa sarebbe quella di un ritorno alla casa madre Juventus. Utopia?. La cruda realtà è che la Juve di Thiago Motta ha preso 7 gol in sette giorni, 4 in casa con l’Atalanta più il 3-0 secco del Franchi con la Fiorentina degli ex, anzi degli gli scartati: Fagioli, Kean, Mandragora, più l’allenatore Palladino. Il torvo Thiago è al capolinea. Al di là del caos tecnico prodotto paga l’assenza totale di carisma e di empatia. E noi l’abbiamo sempre Saputo. Signori, questo è il vero vincitore della stagione 2024-2025, al di là di come finirà il suo Bologna, il patron dei felsinei Joe Saputo. Joe temerario, l’uomo che fa tornare i conti in cassa e il Bologna al centro del villaggio, anche europeo (vedi storico ritorno in Champions). Un’estate fa la storia di noi due, Saputo-Motta si era conclusa con tanti saluti e l’avvicendamento tecnico più azzeccato, via Thiago, dentro Vincenzo Italiano. Risultato? È un Bologna che vola al 4° posto. Merito del pieno fatto dal ds Giovanni Sartori se il serbatoio rossoblù è pieno di talenti: Ferguson Castro, Dominguez, Urbañski, Ndoye, Odgaard… E poi c’è quel Riccardo Orsolini, scartato anche lui dalla Juve, che a 28 anni è il leader ridens di questo Bologna che ha appena disintegrato la Lazio (5-0). Joe non fa l’americano, sa che il calcio giusto si fa ancora con le idee. E anche questo andrebbe Saputo.
© riproduzione riservata

© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: