Nell'agitato mare della previdenza complementare, il Fondo speciale Inps per i lavoratori del gas rappresenta un'isola felice. Il Fondo ha lo scopo di aggiungere una quota integrativa alla pensione obbligatoria che i gasisti maturano normalmente come lavoratori dipendenti. I gasisti iscritti godono di un invidiabile privilegio: il contributo da versare al Fondo è a totale carico delle aziende del gas ed è pagato anche per i periodi di assenza dal servizio senza retribuzione.
A turbare questa tranquilla posizione, è intervenuta una direttiva comunitaria che, dal 2002, ha imposto alle aziende del settore di separare l'attività di trasporto e stoccaggio del gas naturale dalle attività di distribuzione e, quest'ultima, dalle attività di vendita. Con la ristrutturazione delle vecchie aziende generaliste, sono nate nuove
società specializzate in una delle tre branche, causando purtroppo la messa in mobilità di molti dipendenti. Diversi lavoratori hanno quindi perso i requisiti per mantenere l'iscrizione al Fondo integrativo. Oggi proseguono l'iscrizione solo i lavoratori impiegati presso le aziende che si occupano della distribuzione del gas.
Un decreto del 2003, con alcune deroghe alle norme comuni, si è preoccupato di offrire ai lavoratori esclusi dal Fondo Gas la possibilità di proseguire l'iscrizione con i contributi volontari, allo scopo di completare i requisiti necessari per ottenere la quota integrativa sulla pensione obbligatoria, sia di vecchiaia sia di anzianità sia di invalidità. Per ottenere la nuova iscrizione è necessario aver almeno 3 anni di contributi versati nel quinquennio che precede la data della domanda.
Nel regolare queste condizioni l'Inps aveva fissato al 27 luglio scorso il termine per chiedere la volontaria. Diverse organizzazioni sindacali del settore hanno però manifestato l'esigenza di concedere maggior tempo ai lavoratori interessati per le loro valutazioni. L'Inps ha pertanto disposto, sin dallo scorso mese di maggio, una larga apertura dei termini per l'eventuale adesione alla volontaria. Sono ancora ammesse le domande che saranno presentate non oltre il prossimo 31 dicembre.
Mentre i lavoratori comuni possono versare volontariamente fino a sei mesi precedenti la domanda, ai gasisti è consentito, in via eccezionale, di coprire tutto il periodo anteriore alla richiesta, risalendo fino al giorno della cessata iscrizione obbligatoria.
Contributi obbligatori. L'Inps rende noto che l'archivio storico dei contributi degli iscritti al Fondo ha raggiunto un elevato livello di completezza e di affidabilità. L'archivio registra tutte le contribuzioni, sia obbligatorie sia integrative, versate fino al 31 dicembre 1976. I contributi successivi, che concorrono a formare il conto assicurativo, sono registrati sui modelli O1/M (fino al 1997), sui modelli CUD (fino al 2004) ed E-mens (dal 2005 in poi). La loro gestione è interamente demandata alle sedi locali dell'Istituto.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: