L'Inail per le casalinghe, assicurazione in calo e da rivalutare
martedì 26 gennaio 2016
Le periodiche rilevazioni dell'Istat denunciano che gli incidenti in casa coinvolgono oltre 2 milioni e 800mila persone. Un trend in drammatica crescita che conta fino ad 8 mila decessi l'anno. In questo scenario l'assicurazione Inail contro gli incidenti domestici non è facoltativa. La legge 493/1999 obbliga ad assicurarsi gli uomini e le donne fra i 18 e i 65 anni e che si occupano della casa gratuitamente e senza subordinazione. L'obbligo deve essere assolto ogni anno versando all'Inail un contributo di 12,91 euro entro il 31 gennaio. Questa scadenza cade nel 2016 di domenica, ed è quindi prorogata al 1° febbraio. Il rinvio riguarda sia chi si iscrive per la prima volta sia le persone già iscritte.PagoPa. Il pagamento del contributo si effettua quest'anno con una novità. Oltre al normale bollettino Inail di conto corrente (anche prestampato e reperibile presso uffici postali, patronati, associazioni di categoria ecc.) si può scegliere PagoPa, una nuova modalità offerta dall'Inail e prevista per i pagamenti a favore di una pubblica amministrazione. PagoPa si utilizza sul sito dell'Inail, si attiva anche con il Pin dell'Inps, ma non è valido per le nuove iscrizioni. Se si paga dopo il 1° febbraio, l'assicurazione non vale per l'intero 2016 ma solo per il periodo che inizia dal giorno successivo al pagamento. Per ogni informazione è disponibile il numero gratuito 803164 oppure 06.164164 a pagamento per i cellulari.Contributi gratis. L'assicurazione è gratis per chi ha un reddito personale inferiore a 4.648,11 euro ed un reddito familiare che non superi i 9.296,22 euro. Questi importi, stabiliti nel 1999, non sono stati mai aggiornati. Il loro reale valore, ad oggi, sarebbe rispettivamente di 6.259 euro per il reddito personale e di 12.518 euro per quello familiare. L'invecchiamento della legge, insieme alla scarsa conoscenza di questo vantaggio, spiega perché l'assicurazione gratis sia stata richiesta solo da 161mila casalinghe su una pla-tea stimata di oltre 5 milioni e 500 mila persone soggette all'obbligo assicurativo. Lo stesso Inail ed alcune associazioni di categoria denunciano la necessità di rivedere il premio e le prestazioni che non sono adeguate alle esigenze delle persone infortunate, tanto che gli oltre 2 milioni e mezzo di casalinghe iscritte nel 2000 sono scesi ad appena 1 milione e 88mila nel 2015.Per quanto modesto, il contributo per gli infortuni può essere dedotto dalla casalinga nella propria dichiarazione dei redditi. Anche il coniuge può dedurre l'importo qualora abbia sostenuto il contributo per i familiari e a condizione che siano fiscalmente a suo carico.
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