Se un video che mostra un momento di una Messa raccoglie su YouTube, in 5 giorni (5-10 giugno) e limitatamente all'area ispanofona, più di tre milioni di visualizzazioni, bisogna dargli un'occhiata. Si intitola “Stupefacente manifestazione su Papa Francesco durante la messa di Pentecoste del 2021” ( bit.ly/2TVhq6G ) e sta facendo la fortuna del canale equadoriano Psalm Music, dove Efraín Lincango pubblica prevalentemente canti del Cammino neocatecumenale: delle visualizzazioni accumulate in nove anni, quelle del video di cui sto parlando rappresentano ben il 40%. È la messa di Pentecoste, trasmessa dalla basilica di San Pietro il 23 maggio 2021; quando Francesco, avendo incensato l'assemblea, torna dietro l'altare per proseguire la celebrazione, una voluta di fumo si leva dal turibolo e, descrivendo un cerchio, sale lentamente, sosta per tre secondi sopra il capo del Papa, infine si dissolve. La scena è proposta al rallentatore; ma anche vista a velocità normale (al minuto 59 del filmato integrale della Messa bit.ly/3xbjcif ) l'effetto è lo stesso: effetto-aureola. A motivo della sua popolarità, il video è stato ripreso il 7 giugno da “ChurchPop” (non nell'edizione italiana) e il giorno seguente da Gelsomino del Guercio per “Aleteia” ( bit.ly/2RHrS0R ). La cosa veramente stupefacente non è però quel che si vede, ma quel che si legge nei 3mila commenti finora postati sotto al video. Chi conferma la propria fedeltà al Papa a prescindere da questo episodio, e chi polemizza rammentando che lo Spirito Santo è fuoco e non fumo; chi sottolinea che si tratta di un fenomeno naturale e chi subodora un montaggio; chi vaneggia l'ennesimo, fosco presagio sul futuro della Chiesa e persino, purtroppo, chi vi legge il fumo dell'inferno. Un campionario di ciò che può scatenarsi, nell'infosfera, se appena qualcosa ne offre l'appiglio, e l'ennesimo monito sulla responsabilità che, postando un immagine o un titolo, ciascuno di noi si assume, anche se non fa della comunicazione la sua professione.
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