Inps, seconda chiamata per il lavoro autonomo
martedì 24 gennaio 2023
L’Inps agevola l’opportunità di ottenere il bonus di 200 euro che il decreto Aiuti (numero 144/2022) ha riservato a diverse categorie del lavoro autonomo. Il bonus è vincolato a due requisiti: a) non aver già percepito in passato, o ad altro titolo, lo stesso beneficio, b) aver dichiarato un reddito non superiore a 35.000 euro per l’anno 2021. Gli interessati compongono un gruppo variegato di posizioni diverse di lavoro autonomo, elencate nelle indicazioni dell’Inps. In dettaglio: a) i lavoratori iscritti come artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni, mezzadri, imprenditori agricoli professionali, b) i relativi coadiuvanti e coadiutori, c) i pescatori autonomi, d) i liberi professionisti iscritti alla Gestione separata. Sono tuttavia esclusi gli imprenditori agricoli che hanno percepito redditi in qualità di amministratore di società di capitali. Diverse richieste di bonus già pervenute all’Inps non hanno però superato i controlli automatizzati sul possesso dei requisiti. L’Inps ha pertanto aggiornato in questi giorni le sue procedure per un riesame delle domande respinte. Gli interessati accedono alla stessa sezione del sito Inps dalla quale hanno trasmesso la richiesta originaria, allegando ora eventuali documenti opportuni per un riesame. 150 euro. È tuttora attivo – ma scade il 31 gennaio – il termine per le domande per l’indennità una tantum di 150 euro dello stesso decreto Aiuti ai collaboratori coordinati e continuativi, agli assegnisti di ricerca, ai dottorandi con borsa di studio, e ai lavoratori dello spettacolo, oltre ai lavoratori stagionali e agli intermittenti che non l’abbiano già ricevuta a novembre 2022. La domanda online è accessibile anche tramite il “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. Una volta autenticati sul sito Inps con le proprie credenziali (Spid ecc.), sarà necessario selezionare la categoria di appartenenza per la quale si intende presentare domanda fra quelle indicate. Quanto ai “borsisti”, la Gestione separata distingue figure diverse e solo per alcune sussiste l’obbligo di iscriversi all’Inps. Le borse di studio per la frequenza dei corsi di dottorato di ricerca obbligano i borsisti a iscriversi alla Gestione a decorrere dall’am-missione al dottorato, anche se a beneficiarne siano professionisti già iscritti a una propria cassa di previdenza. © riproduzione riservata
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