Non è stato tra le mete delle quotidiane navigazioni che fanno da base a questa rubrica, e tuttavia è stato una delle ipotesi in campo in tema di Chiesa, informazione e Rete che andava e andrà seguita con il massimo interesse. Parlo di "Crux", il sito cattolico di informazione e spiritualità acceso in seno a quello del "Boston Globe" il 2 settembre 2014 e dal quale l'editore di quel quotidiano (e famoso imprenditore sportivo) ha dichiarato di disimpegnarsi dal prossimo 1° aprile (http://tinyurl.com/z3ckxdb). Dopo soli 19 mesi."Crux" era nato forte di una delle più accreditate firme internazionali in tema di giornalismo ecclesiale, John Allen, e di un progetto editoriale circoscritto ma solido: parlare di Church (le istituzioni cattoliche), Faith (il sentire dei cattolici) e Life (la risultante pubblica delle prime due). Ed era rapidamente entrato nel novero delle fonti specializzate da seguire; ma questo non è bastato a garantirgli i flussi pubblicitari necessari a mantenerlo in vita. Si sarebbe cioè rivelata non remunerativa l'idea che l'indipendenza dagli editori religiosi avrebbe alzato la qualità giornalistica e quindi attratto più inserzionisti. Non so dire perché: forse il progetto editoriale si è sbilanciato sul racconto istituzionale, restringendo fatalmente il bacino d'utenza. Anche se Allen, che assumerà in proprio il futuro del sito, dichiara di aver avuto mediamente la bellezza di un milione di lettori al mese.Se non avessi così a cuore il mestiere di giornalista religioso, direi che la storia conferma che, al netto dell'effetto-Francesco, l'informazione religiosa (digitale o cartacea pare non faccia differenza: quindi il problema sono i costi redazionali, non quelli tipografici) non incontra più l'interesse degli editori generalisti. Le vicende italiane di tante testate specializzate raccontano, d'altra parte, che sta uscendo anche dall'interesse degli editori religiosi. Ma non da quello dei lettori. Forse bisogna tirarsi su le maniche e inventarsi modi nuovi per coltivarlo e per tradurlo in risorse finanziarie. Ci proverà Allen. Altri, dalle nostre parti, ci stanno già provando.
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