L'anno che è appena arrivato non ha ancora riportato vivacità nel microcosmo dell'informazione ecclesiale digitale, che ha celebrato, e talvolta legato, il doppio riferimento del primo gennaio – Maria Madre di Dio e Giornata mondiale della pace – malgrado l'attentato di capodanno a Istanbul.
Ma in questo microcosmo ci sono due novità. La prima, registrata da tutte le fonti principali, segna un cambio generazionale alla guida del Sir, il Servizio di informazione religiosa di cui la Cei è editore ( tinyurl.com/joxjg5k ): dopo 4 anni lascia la direzione un esperto sessantenne, Domenico Delle Foglie, e gli subentra un motivato quarantenne, Vincenzo Corrado, che proviene dalla “macchina” dell'agenzia. La seconda, raccontata finora solo dalla fonte interessata ( tinyurl.com/jlkmb55 ), è l'esito di una semplificazione editoriale a “L'Espresso”: si conclude la lunga avventura di www.chiesa, il pionieristico sito di informazione religiosa inventato da Sandro Magister e poi affiancato dal suo “blog d'autore”, Settimo Cielo, che ora ne rimane unico erede.
Vicine per la coincidenza temporale di un cambiamento fisiologico che le riguarda, ma anche per la loro anzianità di presenza sul web, visto che l'edizione online del Sir data addirittura dal 1995 e www.chiesa esordisce nel 2002, le due fonti, per come le abbiamo conosciute finora, sono così diverse da prestarsi molto bene a ritrarre la varietà che la Rete offre anche in questo particolare ambito. Voglio allora salutare questi cambiamenti suggerendo il gioco delle differenze, che apprezzo perché riflettono la pluralità che caratterizza la Chiesa. Da un lato l'agenzia di un editore religioso, una redazione strutturata, una linea neutra e inclusiva, familiare con l'Italia (e l'Europa) dei mille campanili. Dall'altro il newsmagazine di un editore laico, un'unica firma, un profilo militante e divisivo, appassionato della politica ecclesiale internazionale. Come dire: un calice di vino rosso e una lattina di Red Bull.
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