In un post due storie africane che sembrano delle parabole
domenica 18 luglio 2021
L'ultimo post su Facebook di Renato Kizito Sesana ( bit.ly/3hHtemq ), noto padre comboniano, una vita in Africa, è lunghissimo, per essere un post. Ma vale la pena leggerlo per intero, come hanno già fatto i molti che, in poche ore, l'hanno visibilmente apprezzato e condiviso. Narra una storia, anzi due, conosciute e in parte vissute in una delle comunità Koinonia (accoglienza di bambini e giovani in difficoltà, emarginati e oppressi, dice bit.ly/3ksD90R ) da lui fondate, quella di Nairobi. Quattro i protagonisti: due ragazzi e le loro mamme. Steve, 18 anni, a causa di un piccolo furto ai danni del datore di lavoro (una compagnia di mototaxi), fugge dalla piccola Migori alla grande Nairobi, dove si perde sui suoi «inospitali marciapiedi» prima di essere ospitato a Koinonia. Qui racconta della sua fuga e chiede aiuto per poter tornare a casa: «Mia mamma mi proteggerà. Ti manderò i soldi del viaggio, te lo prometto». Ottiene anche i soldi «per restituire il maltolto», e «dopo due giorni Steve e la mamma – racconta padre Sesana – mi hanno fatto una video-chiamata, dal telefono del derubato, diventato amico e complice. Una telefonata fatta più di allegre risate che di parole. Una storia a lieto fine».
Steve parla ai colleghi mototassisti della vita dura a Nairobi e dei compagni di strada; la sua diventa una «saga popolare» e di bocca in bocca arriva al mercato della vicina Tarime (Tanzania), dove un'altra mamma, vedova, è certa di riconoscere tra i suoi protagonisti Joshua, il figlio di cui non sa nulla da tre anni. Corre a Migori, convince Steve ad accompagnarla a Nairobi e là riabbraccia il suo Joshua, finito sul marciapiede dopo essere stato ingannato dalle promesse di un parente. Domani torneranno a casa, e a padre Sesana «piacerebbe accompagnarli. Stare con persone come loro, pulite, buone, sincere, fa bene all'anima». Anche le due storie fanno bene all'anima, assomigliano a certe parabole di Luca: nei samaritani di Koinonia, nel perdono del datore di lavoro, nella festa delle madri che ritrovano i loro figli perduti splende l'amore misericordioso di Dio.
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