Non meno tempestive delle grandi marche di dolciumi, due blogger hanno postato in questi giorni le loro proposte alternative per un calendario d'Avvento con il quale far gustare ai bambini di casa l'avvicinarsi del Natale più che i cioccolatini. La prima è comparsa lunedì scorso su "Stile di vita di una folle donna cattolica" ( bit.ly/2sqih1r ), blog poliedrico con il quale Cristina Zenoni condivide l'anelito a tradurre la propria giovane fede in «uno stile di vita vero e proprio». Elaborando la proposta di una mamma-follower, il testo descrive passo passo, come fosse un tutorial, la costruzione e la personalizzazione di una collana di 24 sacchettini, contenenti ciascuno, a seconda dei giorni: una frase, una card, un lavoretto da fare, un dolcetto (ma solo nei giorni di festa), il Vangelo del giorno, una breve agiografia, una preghiera... Niente è lasciato al caso, da ciò che occorre acquistare per costruirlo ai sussidi per "usarlo". Tutto – si precisa – a misura di bambino, perché, come titola il post, «Natale si prepara con piccoli passi quotidiani». La seconda è del 18 novembre e si trova su "Una penna spuntata" ( bit.ly/2OrJj0Q ), il blog colto e scanzonato di Lucia Graziano che altre volte mi è capitato di segnalare. Qui l'idea è di lanciarsi «in una tradizione antichissima e innovativa», quella dell'Albero di Iesse, ovvero mettere a tema la genealogia che va da Davide a Gesù operando «una (riuscitissima) commistione tra la devozione del calendario dell'Avvento e la presenza fisica di un pino nel mezzo del salotto». Anche in questo post non mancano le indicazioni su come acquistare online, nel mondo anglofono, supporti adatti all'impresa, che ha la virtù di trarre occasione dal tempo liturgico per raccontare ai bambini qualche scena della storia della salvezza anticotestamentaria. Non è solo l'idea di questi calendari che li rende «alternativi», come scrive del proprio "Una penna spuntata". Anche i due post sono "alternativi": lunghi, curati, appassionati, divertenti, utili.
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