L'opinione pubblica è fatta così, anche quella ecclesiale. C'è un momento in cui divide le sue attenzioni tra i più vari argomenti, e subito dopo la vedi concentrarsi su un unico oggetto. Così, in parallelo alla piena di tanti fiumi italiani, ecco negli ultimi giorni, sul web, una nuova esondazione di notizie sull'attività ordinaria di papa Francesco, alla quale mi ha rimandato un terzo dei link che ho consultato.Due, fra le cose che ha detto o fatto il Papa, hanno catalizzato più racconti e commenti: il discorso all'Associazione medici cattolici italiani e il discorso al Colloquio internazionale sulla complementarietà tra uomo e donna. Per il primo, l'enfasi dei titoli è stata posta sulla frase in cui Francesco definisce il «giocare con la vita» un «peccato contro Dio Creatore», e sulla qualifica di «falsa compassione» riferita ad aborto, eutanasia ed eccessi della fecondazione artificiale. Del secondo, i titoli hanno colto il giudizio severo sulla «devastazione» generatasi nelle famiglie impugnando la «bandiera della libertà». Da notare che l'interesse – piuttosto alto, rispetto alla media – dei frequentatori del profilo Facebook di Avvenire si è riversato sul discorso sulla famiglia in misura più o meno doppia (1.332 «mi piace», 609 condivisioni, 65 commenti) rispetto al discorso ai medici.Ai commentatori «comuni» e a quelli professionali – alcuni fermi a una facile ermeneutica «alla Nanni Moretti», per cui il Papa, dopo tante «cose di sinistra», avrebbe detto «due cose di destra» – segnalo ulteriori, possibili chiavi di lettura. La prima: Francesco, anche in queste occasioni, è rimasto fedele al suo stile, al suo linguaggio, a un suo modo di dire le cose che trovo sempre penetrante. La seconda: e se in questi come in altri suoi recenti interventi pubblici il Papa ci stesse parlando, indirettamente, della prossima enciclica? Di «una nuova ecologia umana»?
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