Domani, nel quartiere di Pietralata a Roma, va in scena un torneo per la solidarietà e l'integrazione. Quattro squadre in campo: l'Ac Cittareale di un paese della provincia di Rieti colpito dal terremoto ad agosto, l'Atletico Diritti, polisportiva di terza categoria che unisce studenti, migranti e detenuti, Liberi Nantes, squadra romana di richiedenti asilo e rifugiati, infine una selezione dell'Associazione italiana calciatori (Aic). La festa è stata organizzata dall'Aic, che sarà rappresentata da ex calciatrici e calciatori come il presidente Damiano Tommasi (ex centrocampista della Roma), e dall'Atletico Diritti, nata due anni fa dalla collaborazione tra Progetto Diritti e Antigone, con il patrocinio dell'Università Roma Tre. Le magliette dei giocatori – “Made in Jail”– sono prodotte dalla cooperativa che lavora dal 1983 nel carcere romano di Rebibbia.
Il programma prevede anche un buffet etnico e l'esibizione dell'Atletico Diritti Cricket Club Fondi, squadra formata dai braccianti pakistani dell'Agro Pontino: la scorsa estate, al termine della loro prima partecipazione, si sono classificati terzi al Campionato interregionale. Insomma, i diritti di tutti si difendono insieme, è il messaggio della manifestazione.
Proprio l'Atletico Diritti ha denunciato lo scorso ottobre le discriminazioni verso gli stranieri nel calcio professionista con un dossier presentato alla Camera. Storie come quella del portiere venezuelano Wilson: arrivato in Italia a 17 anni per curarsi, lo cercano anche squadre di seconda categoria, ma il permesso di soggiorno per cure mediche non è accettato dalla Figc.
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