mercoledì 16 gennaio 2019
No, non è solo un mattone anche se è impastato alla stessa maniera, ne ha la forma e pure il colore. Reca la frase "Per non dimenticare" perché è un simbolo e un monito, un ricordo e un impegno. Lo hanno realizzato i giovani esploratori del Gruppo scout "Cassano 1" per tenere accesa la fiamma della memoria sul dramma consumato il 20 agosto dello scorso anno nel torrente Raganello, a Civita, nel cuore del Parco nazionale del Pollino. Dieci morti e undici feriti a causa d'una piena anomala del corso d'acqua che ha travolto alcuni gruppi d'escursionisti. I ragazzi del Reparto "Alisei" del "Cassano 1" hanno realizzato artigianalmente il mattone, facendone il loro dono alla comunità civitese in un momento cardine dell'anno scout: il campo invernale. Proprio in uno dei giorni di "ritiro" nell'area del santuario dedicato alla Madonna della Catena, poco lontano dal canyon, il capogruppo Andrea Selvaggi e l'assistente spirituale don Maurizio Bloise, d'intesa con l'amministrazione comunale di Civita, hanno guidato l'escursione del Reparto che ha cementato il mattone nell'area del Ponte del diavolo che sovrasta il corso del Raganello, luogo non solo della tragedia ma pure della straordinaria opera di soccorso e della solidarietà della popolazione, che si riunì in piazza per aiutare i soccorritori e i feriti.
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