venerdì 12 gennaio 2007
Dire pizza non è più sinonimo di Italia ma di  mondo. L"anno scorso, infatti, in un concorso mondiale come miglior pizzaiolo è risultato vincitore un giapponese. Niente di che stupirsi! Farina di frumento, lievito e acqua sono gli ingredienti base di una buona pizza, che se preparata in modo semplice può essere consumata a volte al posto di una cena completa, senza penalizzare il corpo, anzi migliorandone le performances. La pizza oggi non si identifica col pasto povero per gente non abbiente, ma al contrario vuol dire pasto veloce, in contrapposizione  al fast tipo McDonald"s. Sul problema posto dal nostro Massobrio sull"eventuale difficoltà digestiva del bordo pizza, possiamo rassicurarlo che non fa affatto male, tranne che non sia bruciato o addirittura carbonizzato. La pizza migliore è quella sfornata e subito mangiata in pizzeria, anche se oggi sono nati tanti centri di take-away, pizza da asporto, permettono di comprarla e portarla a casa, oppure ci sono le organizzazioni che la consegnano direttamente a casa. La pizza è tanto apprezzata in tutto il mondo, perché sinonimo di perpetuazione della dieta mediterranea, quella dieta che sta sempre più spopolando nel mondo e se ben concertata allunga la vita.  Noi dietologi concordiamo nel riconoscere che i componenti della pizza, sono proprio alla base della longevità nella qualità di vita, e che alcuni componenti proteggono dall"insorgenza dei tumori maligni; come il licopene, contenuto nel pomodoro; che l"olio extravergine di oliva che pulisce le arterie e protegge il cuore; spesso, inoltre, si associano diversi alimenti e quasi tutti derivano dalla cucina mediterranea come le cipolle, il prosciutto, formaggi, tutte le verdure, i sottaceti, le acciughe, i funghi, i molluschi , e così via.   Certamente un eccesso di alimenti aggiunti possono comportare un eccessivo aumento calorico, togliendo alla pizza il pregio di essere poco calorica.
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