Il detto «Piove, governo ladro» ci starebbe tutto, anche se dare colpe al meteo induce solo al sarcasmo dopo la ripartenza di lunedì, quando il temuto assalto ai dehors di bar e ristoranti non c'è stato. Anche perché c'è chi il dehors non ce l'ha proprio, e bisogna contare anche l'abitudine degli avventori del Sud che alle 19 – ma anche alle 20 – non si mettono a cenare... Però siamo seri, e lo dice un padre con la preoccupazione di un "liberi tutti" che seduce soprattutto i ragazzi, convinti che equivalga al messaggio di uno scampato pericolo; salvo scoprire poi che il contagio di un genitore può provocare complicazioni a catena: sul posto di lavoro o in altri ambiti: e allora di quale ripartenza staremmo parlando? Un dato per fortuna sembra acclarato: il virus avrebbe meno efficacia all'aperto, dicono i virologi; già, ma allora che ci stanno a fare tante deroghe, come quella che riguarda autogrill e supermercati? Il tema, al netto delle bufale che sono girate nei giorni scorsi, sembra sia stato affrontato almeno dai Nas, che hanno fatto ispezioni rilevando alcune irregolarità. Ci si contagia coi pos, forse col bancomat e anche con la macchinetta del caffè, per non dire di quando ci si scambiano contanti? Forse sì, forse no, ma la verità è che non possiamo vivere la situazione da inattivi, come se tutto fosse legato a un decreto o a una decisione del governo che sta a capo di un gregge destinato a seguire acriticamente, o viceversa ad obbedire agli istinti impulsivi di libertà: che è solo apparente se poi provoca esiti pericolosi. Serve insomma responsabilità personale, che significa ad esempio avere le attenzioni necessarie alla sanificazione, all'uso delle mascherine, agli assembramenti da evitare, anche all'aperto; se ciascuno non ci mette la sua volontà, alla fine si perde proprio la battaglia del lavoro, della ripresa, dunque della vera libertà. La ripartenza nei giorni scorsi ha dato comunque dei segnali, almeno a leggere dell'iniziativa di tre big della ristorazione milanese che hanno aperto nuovi locali nella metropoli lombarda: Cracco lo ha fatto con Carlo ai Navigli; Mario Rossi ha duplicato il suo Trippa con l'Osteria Alla Concorrenza in via Melzo, e Davide Oldani nella piazza di San Pietro all'Olmo domani inaugura Pan'Cot, temporary di cucina pop che vuole significare la volontà di portare avanti il lavoro dei suoi ragazzi. Tutti locali di nuova concezione, dove la spesa sarà più contenuta rispetto al format classico. E questi esempi rappresentano un atto di responsabilità: verso i dipendenti, verso i clienti, verso una società – la nostra – che ha bisogno di ordine. Anche perché oltre le frontiere le cose non stanno andando benissimo...
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