Sondaggi e statistiche hanno sostituito gli oroscopi, ma hanno valore e credibilità uguali. Premesso che la frase è di Guido Ceronetti e che pare molto vera, ci sono dati del recente rapporto Aci-Censis che fanno riflettere. Se nel 2011 il 7,6% degli italiani si dichiarava intenzionato ad acquistare un'auto nuova nell'anno successivo, nel 2012 non solo la percentuale si è dimezzata (3,7%), ma il 52,6% degli intervistati ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di cambiare auto nei prossimi tre anni.L'auto dei desideri è italiana per il 33% dei pareri, mentre il 27,8% sceglierebbe - nel caso - una marca straniera. La maggioranza degli intervistati (39,2%) però al momento, dice che non saprebbe scegliere. La crisi economica qui c'entra poco: il crollo del desiderio diventa un nemico dell'auto e un forte monito per chi le costruisce. Spesso senza un'anima, un senso o un tocco di fascino.
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