Il cristiano che opera la carità nella storia non chiede documenti di riconoscimento
martedì 6 giugno 2023
Non guarda in faccia nessuno chi è testimone della carità di Dio, non chiede documenti chi fa del Vangelo il proprio sentiero quotidiano, non indaga sulle origini dei bisognosi chi segue il Risorto nella propria vita. Inutile dire che questo stile si pone controcorrente davanti alle logiche del mondo, davanti all’imporsi di ideologie dominanti, siano esse espresse in sistemi totalitari, siano esse frutto di un’economia ingiusta. Ed ecco la profezia del beato Odoardo Focherini, testimone di una fede che non teme di entrare nel cuore della storia per portarvi l’annuncio di speranza del Vangelo, soprattutto là dove si trovano gli oppressi, che a quel tempo erano gli ebrei perseguitati e vittime di violenza. Profezia che ben si coglie nelle parole scritte alla moglie il 3 agosto 1944 dal campo di concentramento in cui si trovava: «In ogni ora nella preghiera ci ritroveremo anche davanti a Dio per pregarlo di aiutarci, di proteggerci di darci luce e forza, coraggio e fede, di santificare e fruttificare a nostro vantaggio e per i nostri bimbi il nostro dolore». Anche nell’ora più buia la fiducia in Dio non era mai venuta meno. Focherini era nato a Carpi nel 1907, era cresciuto in Azione Cattolica e aveva sposato Maria Marchesi, con la quale ebbe sette figli. Era assicuratore ma collaborava con alcuni giornali cattolici come «L’Avvenire d’Italia». Venne arrestato per aver messo su una rete di aiuto per gli ebrei perseguitati dai nazifascisti e fu internato a Fossoli, Gries, Flossenburg e Hersbruck, dove infine morì tra il 24 e il 27 dicembre 1944. Altri santi. San Norberto, vescovo (1080/85-1134); beato Bertando di Aquileia, patriarca (1260-1350). Letture. Romano. Tb 2,9-14; Sal 111; Mc 12,13-17. Ambrosiano. Es 2,1-10; Sal 104 (105); Lc 4,25-30. Bizantino. Rm 4,4-12; Mt 7,15-21. t.me/santoavvenire
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